Diritto di famiglia, separazione e divorzi, unioni civili, testamenti e successioni

All’interno del mio studio è presente un team di avvocate e avvocati che si occupa di diritto di famiglia e di tutte le problematiche sottese alla separazione e al divorzio (rapporti patrimoniali tra coniugi, assegnazione della casa coniugale, affidamento e mantenimento dei minori, ecc.). 

Avendo sempre in primo piano gli interessi e la tutela del nostro assistito o della nostra assistita, il nostro approccio mira, ove possibile, alla risoluzione della crisi e al raggiungimento di un accordo tra le parti, al fine di giungere alla separazione consensuale o al divorzio congiunto. Questo metodo permette di ottenere una soluzione più rapida senza dover ricorrere all’intervento del tribunale e risulta particolarmente indicato anche nell’ottica di tutela dei minori coinvolti.

Prestiamo assistenza anche relativamente alle nuove forme di famiglia riconosciute dall’ordinamento, quali le unioni civili, le coppie di fatto e le coppie conviventi. Assistiamo le parti sia nel momento della costituzione che dell’eventuale scioglimento del rapporto. Ci occupiamo inoltre della redazione di contratti di convivenza e offriamo consulenza in ambito di tutela patrimoniale per la costituzione di fondi patrimoniali e trust

Assistiamo i nostri clienti nell’ambito delle procedure legate all’affidamento dei figli, ai procedimenti di adozione nazionali e internazionali e al riconoscimento dei figli naturali.  

Ci occupiamo di successioni, testamenti, donazioni e di tutto ciò che concerne la materia ereditaria. Ho avuto modo di seguire casi aventi ad oggetto questioni di successione legittima, necessaria e testamentaria, e abbiamo maturato esperienza nel campo della tutela dei diritti degli eredi in caso di lesione della quota legittima di eredità. 

L’evoluzione normativa del diritto di famiglia è sempre stata fortemente influenzata dal contesto storico e socioculturale dello Stato. Il diritto si è sempre preoccupato di regolare i rapporti familiari al fine di disciplinare tutte le possibili criticità, dando vita a un ricco complesso di diritti e doveri reciproci.

Il modello normativo delineato dal codice civile del 1942, fortemente influenzato dal contesto socioculturale dell’epoca, era quello di una famiglia chiusa che si basava su una struttura gerarchica, su una concezione fortemente patriarcale del nucleo, nonché su una profonda distinzione giuridica tra figli nati all’interno del matrimonio e al di fuori di esso.

Grazie all’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana e alla sua portata innovativa, è stato sancito il principio di eguaglianza morale e giuridica dei coniugi.

L’adeguamento al dettato costituzionale ha determinato un profondo riassetto della materia, posto in essere tramite numerosi interventi della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità di numerose norme di diritto di famiglia in aperto contrasto con i principi costituzionali ispirati alla parità tra i coniugi.

Questo processo di adeguamento, spinto anche dall’evolversi della realtà sociale, ha trovato sbocco nella Legge 898 del 1970, con la quale è stato introdotto il divorzio. Successivamente la Legge 151 del 1975 ha profondamente riformato il diritto di famiglia, introducendo l’assoluta parificazione dei coniugi all’interno del nucleo familiare, la possibilità di riconoscere i figli naturali e l’attribuzione agli stessi dei medesimi diritti dei figli legittimi ed infine l’istituto della comunione legale dei beni.

Il diritto di famiglia ha continuato ad evolversi e nei decenni successivi il legislatore è intervenuto diverse volte, in particolare:

  • nel 1983 e nel 2001, modificando l’istituto dell’adozione;
  • nel 2001 (Legge 151/2001), sulle norme a tutela delle vittime di violenza all’interno del nucleo familiare;
  • nel 2004 (Legge 40/2004), con la legge sulla procreazione medicalmente assistita;
  • nel 2006 (Legge 54/2006), riformando l’assetto della relazione genitori / figli, estendendo la possibilità del ricorso all’istituto dell’affidamento condiviso e introducendo il principio della bigenitorialità.

Recentemente il legislatore, con la Legge 76/2016, ha introdotto l’istituto della unione civile, attribuendo riconoscimento giuridico e tutela alle coppie formate da persone dello stesso sesso, e disciplinando in maniera organica le convivenze di fatto.

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